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Lorenzo • 8 years ago

Come sempre notevole ! Grazie per i link ai riferimenti scientifici.
Le schede tecniche fornite con le impurità delle materie prime sono spesso lacunose.
Potendo verificare la presenza di metalli tossici tu che soglie adotteresti ?

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

Provato a rispondere
http://www.nononsensecosmet...

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

Domanda troppo tecnica , approfondirò l'argomento, visto anche le reazioni che ho sollevato .

Rosa • 8 years ago

Ciao Rodolfo, articolo veramente interessante grazie. Ora mi sorgono spontanee due domande: se l'ossido di zinco è vietato come filtro solare devo ritenermi truffata visto che ho appena comprato un solare(di marchio italiano) dove viene indicato l'ossido di zinco come filtro ? Seconda domanda: parlando di contaminazioni con gli altri metalli c'è il rischio di contaminazione con il nichel? E se si possiamo fidarci del nickel tested riportato in etichetta? Il che però mi porta (mi scuserai) a una terza domanda: ho sempre sentito dire che in Italia i cosmetici hanno delle restrizioni severe sulla presenza di metalli pesanti nei cosmetici e che quindi anche per noi allergici al nichel non dovrebbero esserci problemi ma ora mi pare di capire che non è così. Dunque noi allergici dobbiamo per forza di cose scegliere cosmetici testati? Io tante volte non ho rezioni a cosmetici anche non dichiaratamente testati quindi vado un po' "a pelle" nella scelta dei cosmetici! Scusa se ti ho tempestato di domande e grazie per questo blog!

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

Tra le mille cose che non sono, non sono un avvocato.
Visto che l'allergia al nickel è probabilmente l'allergia cosmetica più diffusa il problema delle impurità di nickel presenti nel cosmetico è tra quelli più monitorati. Fidarsi o non fidarsi dipende dalla affidabilità del sistema dei controlli e dall'onestà del produttore. In caso di allergia al nickel è comunque preferibile un cosmetico che dichiara di aver fatto questi test anche se tantissimi cosmetici , specialmente non make-up, hanno comunque tenori di nickel minimi. La dichiarazione dei test è comunque una sicurezza in più.

angie • 8 years ago

ciao Rodolfo!
Grazie per i sempre interessanti articoli!
Ho un dubbio.. l'ossido di zinco non è autorizzato come filtro solare.. però molto spesso capita di vederlo ugualmente nelle composizioni di solari affiancato ovviamente dal biossido di titanio.. questo perché è pur sempre un ingrediente cosmetico ammesso... quindi .. alla fine della fiera non cambia nulla?

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

non ho competenze legali .
In assenza di controlli e sanzioni su questa materia ho la netta impressione che ogni azienda possa fare quello che vuole. Manca una legge nazionale che disciplini chiaramente queste problematiche e non ci sono neppure molti controlli sul mercato. Se lo si vede in giro , ma nessuna grande impresa lo usa, non significa che lo si possa usare come solare. In città c'è il limite dei 50 all'ora se vedo qualcuno che va agli 80 non significa che il limite non c'è.

Pru • 8 years ago

Se non ho capito male c'è proprio anche chi lo indica come filtro solare (Heliocare gel 50+, Difa Cooper):

"Il complesso filtrante UVA/UVB a base di filtri fisici (come lo Z-Cote
HP-1, ossido di zinco micronizzato trasparente con elevata protezione
verso gli UVA lunghi) e chimici garantisce una adeguata protezione dagli UV..."

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

Fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire....

Jasmine • 8 years ago

Dopo aver letto questo articolo mi è sorto un dubbio per quanto riguarda le pomate all'ossido di zinco. Ne faccio uso abbastanza spesso in quando soffro di follicolite e per ora è uno dei prodotti che mi danno maggior beneficio, ma se l'ossido di zinco può essere contaminato da altri metalli, come il piombo, è sconsigliato l'utilizzo di queste pomate?

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

L'ossido di zinco è normalmente contaminato da piombo ed altre tracce di metalli . La dimensione di queste tracce dipende dal grado di purezza. Le pomate farmaceutiche rispettando le indicazioni della farmacopea hanno limiti ben precisi delle possibili contaminazioni di metalli non voluti. La soglia fissata dall'FDA per il piombo che può trovarsi nei pigmenti dei cosmetici è 20 ppm, quella canadese , a memoria 10 ppm, significa che tracce di piombo di quell'ordine di grandezza sono considerate sicure.
Non posso certo sconsigliare le pomate all'ossido di zinco, che tra l'altro anch'io uso massicciamente. Posso però consigliare di affidarsi a marche e laboratori "seri"...in giro , per me , c'è un po' troppa faciloneria.

M. • 8 years ago

ma come fanno i consumatori inesperti (cioè quasi tutti) a stabilire se una marca è seria oppure no? in base a quali parametri?

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

come si fa con chiunque , ognuno valuta la serietà dell'interlocutore dalle informazioni che ha su di lui e da come si presenta e comunica. E' evidente che i grandi gruppi hanno maggiori risorse da investire in qualità e sicurezza, ma questo non significa che le piccole imprese non possano produrre pari livelli di qualità e sicurezza , se non superiori.
Nella cosmesi è talmente diffuso il raccontare frottole o utilizzare argomentazioni altamente improbabili per promuovere la vendita che per me un buon indicatore di serietà è il tasso di ingannevolezza e imprecisione nella comunicazione che accompagna il cosmetico..

Giuliaoutfit • 8 years ago

Ciao Rodolfo, altro interessante articolo! Ho letto che l'ossido di zinco in forma nano non va usato nei solari. Ti risulta?

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

L'ossido di zinco , nano o non nano , da regolamento , non può essere contenuto come filtro UV in un cosmetico europeo. Non ho idea di chi sconsiglia la forma nano, al momento sia per l'ossido di zinco che per il biossido di titanio le forme nano sono considerate sicure. Personalmente nei cosmetici per baby ( <3 anni) non utilizzerei mai ingredienti in forma nano, neppure le nano argille.

Giuliaoutfit • 8 years ago

Mi sono ricordata dove l'ho letto: in un post del 2009 nel forum Promiseland.
"L'ossido di zinco NON è affatto vietato nei solari. Anzi. Un solare può essere fatto anche con solo ossido di zinco. E' consentito fino al 25% (ergo, le paste all'ossido di zinco per bebè sono ottimi solari).
Annotazione mia: l'ossido di zinco è comunque molto, ma molto, ma moooolto più sicuro e tranquillo per la pelle del biossido di titanio (confermatomi da biochimico studioso dei fenomeni lipoperossidativi cutanei). Il titanio biossido deve essere rivestito.
Quello che è attualmente sotto indagine in colipa è l'ossido di zinco micronizzato in forma nano - la cui sicurezza d'uso è effettivamente molto dubbia e controversa (IMHO non è dubbia e controversa: semplicemente il nanozinco non va usato)."

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

ognuno può valutare l'affidabilità delle informazioni che girano su internet. la lista dei filtri solari ammessi dal regolamento è qui: http://ec.europa.eu/growth/... evidentemente qualcuno ci legge anche l'ossido di zinco e per di più al 25%... gravi problemi di lettura o qualche specifico interesse.

Non escludo che in futuro venga ammesso, ma è un fatto che l'ossido di zinco non è un filtro UV ammesso né nella vecchia direttiva né nell'attuale regolamento europeo...

Saicosatispalmi • 8 years ago

Ciao Rodolfo, forse ho capito come si fa a commentare nel tuo blog!
C'è talmente tanta confusione con i filtri che ogni anno si scatena il panico, e il fatto che l'UE abbia preso questa - secondo me - incomprensibile decisione riguardo l'ossido di zinco confonde ancora di più le idee. L'ossido di zinco è permesso nelle creme per il sederino dei bimbi e nei trucchi, e che io sappia non è nemmeno necessario rivestirlo. Chiaramente in un solare si valuta come si comporta colpito dalle radiazioni del sole, mentre in crema culetto e trucco no. Però è incomprensibile comunque. In anni di esperienza ho visto come i filtri fisici siano mediamente meglio tollerati dalla pelle, compresa quella dei bambini. Ricordo anche che Riccarda Serri ha sempre difeso l'ossido di zinco suggerendone l'uso come filtro solare anche per i piccolini, laddove sconsigliava i filtri chimici. Barbara Righini

Rodolfo_Baraldini • 8 years ago

Ciao Barbara,
le mie sono solo congetture sul perché in Europa con l'attuale regolamento non è permesso utilizzare l'ossido di zinco come filtro solare.
5 argomenti che in passato e per altre sostanze hanno comportato prese di posizioni simili. Visto che in Europa contrariamente a Usa Giappone e Australia il solare è un cosmetico , non classificato come farmaco, otc o quasi drug, l'utilizzo solo di ingredienti autorizzati è una restrizione fissata a tutela del consumatore.
Questo non significa che solari con ossido di zinco siano pericolosi o tossici.
Per me amare o odiare un ingrediente cosmetico è solo marketing o tifoseria calcistica, si deve sempre vedere il prodotto finale.
Per inciso visto le enormi pressioni dell'industria chimica , in particolare Basf che ha promosso o fatto molte delle ricerche sulla penetrazione e nocività/innocuità dell'ossido di zinco, non mi stupirei che in futuro l'ossido di zinco, magari rivestito con siliconi come il Z-cote, venga inserito nell'allegato VI.